Fantascienza & Fantasy

La pubblicazione di questo libro ci fa capire, meglio di moltri altri esempi, quanto sia profonda la crisi della fantascienza in Italia. Venti anni fa un romanzo come questo sarebbe stato impensabile vederlo pubblicato. Dalla più piccola casa editrice italiana alla sua seconda uscita. La Nord o la Mondadori se lo sarebbero disputato e probabilmente lo avremmo visto tra i Cosmo Argento.
Quando ancora si pubblicava fantascienza.
Ringraziamo Zona 42 ed andiamo avanti, verso questo triste crepuscolo post atomico (e pre "urban fantasy"), col suo commento.
Questo romanzo ha una delle più belle ambientazioni che abbia mai letto: si svolge all'interno di una sfera chiusa (Virga)  costruita intorno ad un sole (Candesce). Nell'immenso volume di spazio così generato gli esseri umani hanno sviluppato habitat/nazioni che ruotano intorno al Sole principale; oppure sono andati più lontano dal suo calore rendendo abitabile lo spazio gelato accendendo piccoli "soli" artificiali. Chi è in grado di controllare l'accenzione di un "sole" ha il controllo del potere. La gravità, ovviamente, è solo quella dovuta alla rotazione degli habitat. Tutto il sistema socio/economico ed ecologico costruito da Schroeder sulla base di queste premesse è perfettamente coerente, e credibile. Il sistema del Sole dei soli, poi, è volutamente tenuto (anche per la scarsità delle risorse) in una relativa arretratezza tecnico/scientifica.
Questo romanzo è solo uno di un ciclo che vede Virga come vero protagonista, mentre nello specifico è Hayden Griffin il personaggio principale. La storia è picaresca, rutilante di avventure, battaglie e colpi di scena. Ha qualcosa di Jack Vance, di Vernor Vinge e di Poul Anderson. Ma oltre questo livello, indiscutibilmente piacevole e godibilissimo, ce n'è anche un altro che riguarda Hayden, orfano in cerca di vendetta contro coloro che gli hanno ucciso i genitori mentre cercavano di accendere un nuvo sole e liberare dal giogo dell'oppressore la propria nazione/habitat. Riguarda il prendere coscienza che il bene ed il male, il giusto o lo sbagliato, non sono poi così chiari e netti. Diventare adulti è un'operazione complicata, e la vita è fatta più da sfumature che da toni netti.
Sinceramente non capisco perchè quest'opera non sia finita fra i finalisti del Nebula o dell'Hugo.
In conclusione: un romanzo che non deve mancare nella libreria del vero appassionato di fantascienza. Oltretutto ha anche una copertina veramente bella (tanto che, contrariamente al solito, la pubblico nel blog).
Voto: 9

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